Bentornati amici del Vecchio Speziale!
Come promesso nel post precedente, oggi andremo a parlare delle gerarchie degli organi competenti in materia di sanità, in particolare per quanto riguarda il mondo dei farmaci.
Il compito dell' O.M.S è quello di tenere sotto controllo la salute degli stati che vi hanno aderito. Costituisce il gradino più basso nella scala gerarchica, perché non ha potere decisionale, tuttavia senza il suo ruolo, molte leggi che tutelano la nostra salute non ci sarebbero. Infatti, è stato proprio a seguito di uno studio dell'O.M.S., che oggi in Italia i vaccini sono obbligatori.
Il "Ce lo chiede l'Europa", invece, vale anche in ambito sanitario. Questo può avvenire tramite atti di diversa natura, tra i quali:
- Regolamenti (obbligatori);
- Direttive (vincolante);
- Decisioni (vincolante);
- Raccomandazioni e pareri (non hanno portata obbligatoria);
- Sentenze della Corte di Giustizia.
In particolare nei primi 3 casi, lo Stato Membro a cui è rivolto tale atto, deve obbligatoriamente "obbedire" entro i limiti di tempo previsti, legiferando a sua volta sull'argomento.
Lo Stato italiano, dal canto suo, legifera sia sotto le spinte dell'Europa, che in base alle esigenze della nostra nazione. Tuttavia demanda ad un organo pubblico, AIFA, la CONTRATTAZIONE DEL PREZZO DEI MEDICINALI DI FASCIA A*. Cosa vuol dire ciò?
Vuol dire che se la casa farmaceutica Pincopallino, alla fine di un processo di sperimentazione durato anni ed anni, si accorge di avere un farmaco buono, che può essere inserito in fascia A, si deve recare in un apposito ufficio AIFA a contrattare sul prezzo, in modo tale da guadagnare il più possibile.
Il responsabile AIFA di tale servizio, invece, durante la contrattazione giocherà al ribasso, solo ed esclusivamente per l'interesse del cittadino! Infatti, minore sarà la spesa dello Stato per i farmaci di fascia A, minori saranno le tasse per il cittadino, andando a garantire comunque un ottimo Servizio Sanitario Nazionale in linea con l'articolo 32 della Costituzione italiana.
"Se le cose stanno veramente così" direte voi, "perché a Cosenza un farmaco costa 5, e a Belluno costa 7?".
Questo accade perché AIFA si occupa di fornire un prezzo consigliato, che ogni Regione modella in base alle proprie esigenze economiche e sanitarie.
Ricapitolando dunque, l'Organizzazione Mondiale della Sanità controlla, l'Europa consiglia, lo Stato italiano legifera, ma chi decide davvero il ticket da pagare sono le regioni!
Il Vecchio Speziale vi invita a venirci a trovare se volete saperne di più, vi aspettiamo!
*farmaci rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale, essenziali e per la cura di malattie croniche.
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